Tasso variabile a tasso fisso con la legge di Bilancio 2023

Legge di Bilancio 2023: come funziona la rinegoziazione dei mutui ipotecari

La Banca Centrale Europea per contenere l’inflazione che avanza inesorabile dopo la pandemia Covid e la guerra in Ucraina ha annunciato nuovi aumenti dei tassi di interesse, con un conseguente aumento delle rate dei mutui a tasso variabile.

Nel 2023, in virtù di questi aumenti, le rate a tasso variabile sui mutui ipotecari sono destinare ad aumentare vertiginosamente, fino addirittura al 60%; solo lo scorso anno c’è stato un aumento delle rate del 36%, ma per l’anno nuovo è realistico aspettarsi di pagare in media oltre 260 euro in più rispetto a gennaio 2022.

La situazione è diversa per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso fisso e che quindi non è soggetto ad aumenti; tuttavia, coloro che devono richiederlo in questo periodo noteranno che i tassi fissi offerti sono molto più alti rispetto al passato, con un aumento del 2%, che tradotto vuol dire oltre 130 euro in più sulla rata e oltre 40mila euro in 25 anni.

Proprio per aiutare le famiglie in difficoltà economica ad affrontare questi aumenti il nuovo Governo Meloni, con la legge di Bilancio 2023, ha inserito un emendamento che consente di rinegoziare il tasso da variabile a fisso a condizioni agevolate.

In poche parole, anche se da contratto non ci sono clausole che lo prevedono, la banca deve consentire la rinegoziazione del mutuo ipotecario applicando il tasso minore disponibile tra Eurirs in euro a 10 anni ed Eurirs pari alla durata residua del mutuo.

Come fare per accedere al passaggio agevolate da tasso variabile a tasso fisso

Ovviamente ci sono dei requisiti per poter usufruire della richiesta di rinegoziazione a condizioni agevolate e prestabilite, ovvero:

  • ISEE inferiore a 35mila euro al momento della richiesta
  • Il mutuo in oggetto deve essere chiaramente a tasso variabile e la stipula deve essere stata fatta prima dell’entrata in vigore del provvedimento e perciò prima dell’inizio del nuovo anno.
  • L’importo del mutuo non deve essere superiore a 200mila euro.
  • Negli anni non ci devono essere mai stati ritardi nel pagamento delle rate del mutuo ipotecario
  • La richiesta va effettuata entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

Nell’emendamento è stata inserita anche la possibilità di chiedere un allungamento del piano di rimborso fino ad un massimo di 5 anni per tutti quei mutui che al momento della richiesta non superino i 25 anni di durata residua.